Hai mai provato quella sensazione di sapere cosa sia giusto fare, ma poi non riuscire a prendere la decisione con lucidità che andasse di pari passo con il tuo benessere?
Siamo a luglio e quando si parla con altre persone la domanda che viene più spontanea è: “Dove andrai in vacanza?”
Come se solo le vacanze o i viaggi possano essere l’unica soluzione adatta per ricercare un po’ di quiete e svago. Ma è sempre davvero così?
L’altro giorno, distesa a prendere il sole nel mio giardino, mi sono soffermata a pensare a quanto stessi davvero bene lì. Senza fare per forza qualcosa di bello ed eccitante come una vacanza o un viaggio lontano da casa. Mi sento davvero fortunata ad avere questo spazio all’aperto, con tutti i miei comfort e un po’ di pace…motivo per il quale anche se non organizzerò nulla quest’estate sarà comunque perfetto godermi un po’ di riposo e relax dove sono.
Non siamo sempre predisposte al contatto con la novità, con cose nuove fare, da vedere, da vivere.
Sia fisicamente che mentalmente queste ultime settimane sono davvero impegnative e lo saranno fino ad agosto, quando per 3 settimane potrò prendermi una pausa dagli studi dentistici. A volte gestire due lavori che richiedono attenzione, tempo e continua creatività è complicato.
E, sebbene ami i miei lavori, non sempre riesco a gestire tutto come vorrei soprattutto quando subentrano gli imprevisti: eventi destabilizzanti, mancanza di tempo e stanchezza, possono determinare alcune condizioni come perdersi e trascurarsi.
Viviamo in una società che ci impone di performare, di fare sempre di più, in cui tutto scorre di fretta e rallentare sembra un errore madornale. Ci sentiamo costantemente in dovere di muoverci, di tenerci occupate programmando, facendo o pensando a qualcosa. E credo che sia anche per questo che per sfuggire a quelle nostre stesse sensazioni di malessere e frustrazione cerchiamo inutilmente di riempirci di cose da fare o di persone. È già difficile trovare e mantenere ordine dentro di sé e diventa ancora più complicato se tutto ciò che ci circonda i social, le relazioni, l’ambiente non ci aiuta.
Possiamo decidere, quindi, di diminuire la velocità alla quale stiamo andando, di percorrere la nostra strada ad un ritmo meno frenetico, più adatto a noi, che ci permetta di riflettere su come ci sentiamo.
Prenderci uno spazio per stare in silenzio può risultare fondamentale per il nostro benessere e dobbiamo imparare a godere del nostro tempo, anche senza fare nulla, provando a chiederci come vogliamo vivere la nostra vita e se come la stiamo vivendo va bene e ci fa stare bene.
Impariamo a rallentare, a stare con i nostri pensieri e le nostre emozioni per capire che cosa ci ha portato fin qui. Senza temere le risposte o il divenire, ma con il coraggio e la forza per pensare e reagire al presente, non sempre al passato.
Perché siamo persone, non siamo macchine. Non possiamo fare o esserci per tutto e tutti.
Il meccanismo del fare sempre di più ci allontana dalla nostra stessa essenza e spesso può smarrirci.
Non si tratta di opportunismo, ma di riconoscere i propri limiti e priorità.
Togliere anziché aggiungere.
Irene