Il pavimento pelvico è di fatto il sostenitore dei nostri organi addominali. Questo importantissimo gruppo muscolare deve essere forte, capace di trattenere e di rilassarsi. Se allenato è un vero alleato per la nostra parte bassa schiena (spesso dolorante) e dei fianchi. Ma attenzione a parità di esercizi per rafforzarlo è necessario fargli compiere stretching ed esercizi di allungamento, perché se si irrigidisce troppo può causare altrettanti problemi, dolori e tensioni.
Il pavimento pelvico è costituito dai muscoli inferiori del nucleo profondo, che si trovano alla base delle nostre pelvi e si inseriscono come un’amaca fino al coccige e da un lato all’altro tra i due ischi ocrurali. È l’esatto opposto del diaframma, immagina queste due cupole perimetrali del tuo addome, la cupola rivolta in basso appena sotto i polmoni è il diaframma mentre all’estremità inferiore vi è la cupola rivolta verso l’alto, il pavimento pelvico. La contrazione simultanea dei muscoli pelvici con il trasverso dell’addome offre stabilità e supporto a tutta la regione lombo-pelvica.
Come individuarli?
La cosa più difficile per la maggior parte delle persone è prendere coscienza di questi muscoli; possiamo definirli “zone sconosciute” in quanto non producono un movimento visibile e difficilmente partecipano nei normali gesti quotidiani. Si impara a conoscerli dopo un training percettivo.
Ipertonicità e ipotonicità del Pavimento Pelvico
Nella maggior parte delle donne a causa del parto, della menopausa, di allenamenti ad alta intensità (HIIT) e per molti altri motivi ancora tra cui non trascurerei il “non utilizzo volontario”, i muscoli del pavimento pelvico si sono indeboliti, hanno perso tonicità e forza e si definiscono quindi ipotonici, causando problemi di incontinenza delle urine, ma possiamo trovare anche situazioni in cui accade l’esatto contrario.
È questo il caso di una muscolatura pelvica ipertonica, carente di resistenza e assenza di elasticità necessaria alla coattivazione dei muscoli trasversi; quindi se noi incentiviamo troppo la loro contrazione corriamo il rischio di peggiorare la situazione favorendo un effetto negativo che può portare ad irrigidimento cronico, dolore pelvico, costipazione e disagi durante i rapporti sessuali.
Gli esercizi pelvici di fortificazione e rilassamento, se eseguiti con la giusta modalità, grazie ad un maggiore afflusso di sangue riportano vitalità a questi muscoli ossigenandoli e riducendo una condizione di stasi che può aumentare il rischio di peggiorare o creare problematiche pelviche.
Esercizio propriocettivo:
Distenditi a terra con le ginocchia piegate e i piedi in appoggio.
Trova la posizione neutra della colonna e porta le mani sul tuo ventre.
Inizia facendo un paio di respiri profondi inspirando dal naso ed espirando dalla bocca.
Alla prossima inspirazione prova a trattenere una goccia di pipì permettendo ai al tuo pavimento pelvico di risalire verso l’ombelico. Espira e rilassa lasciando andare le tensioni.
Ripeti per 5/10 cicli completi.
Hai sentito quanto potere abbiamo nella zona più intima e nascosta del nostro corpo?
Concentrati sui movimenti corretti ogni volta che fai gli esercizi, in modo da non eseguirli impropriamente perdendo tutti i benefici che possono regalarti. Svolti correttamente e padroneggiati al punto di reazione inconscia, questi esercizi rifletteranno grazia ed equilibrio nella Tua quotidianità.
Scopri gli esercizi per rinforzare e rilassare il Pavimento Pelvico nel Tutorial dedicato! Ti basterà svolgerli a giorni alterni per una condizione ottimale di salute del tuo corpo.
Perché scegliere Longilinea per la salute e la cura del tuo Pavimento Pelvico?
Partendo dal presupposto che uno dei principi fondamentali su cui si basa il Metodo Longilinea è l’ascolto e la concentrazione sul proprio corpo, il Metodo Longilinea grazie all’esteso repertorio dei suoi esercizi e alle loro variazioni, risulta essere un’ottima attività fisica in quanto, oltre ad apportare benefici sul controllo posturale, tonificazione, fluidità del corpo e dei movimenti e coordinazione, può essere impiegato con successo come attività di proseguimento alla riabilitazione pelvica vera e propria e soprattutto come prevenzione.
Irene