Dai miei ormai non più recenti studi, devo le mie conoscenze botanico-erboristiche al mio corso di laurea in scienze e tecnologie dei prodotti cosmetici erboristici e dietetici.
Per questo motivo, ho la tendenza a fare in continuazione ricerche sull’origine dei principi attivi ed eccipienti di ogni prodotto o integratore che uso, consumo e assumo.
Drenanti: cosa sono e a cosa servono?
Una sostanza drenante per definizione è una sostanza che aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso. Da dove?
All’interno del nostro corpo, insieme al sistema circolatorio, abbiamo il sistema linfatico, il cui compito è quello di raccogliere dalla periferia tutte le sostanze di scarto, le tossine e l’acqua extracellulare per eliminarle definitivamente.
Ma siccome il movimento di questa linfa non è garantito, come nel sistema circolatorio, dall’azione del cuore, bensì dalla contrazione volontaria dei muscoli intorno ai vasi linfatici, ecco perché quando rimaniamo troppo tempo fermi nella stessa posizione, in piedi o sedute, i nostri piedi e le nostre gambe si gonfiano… Perché hanno bisogno di una spinta!
E questo è un problema che riscontrano anche tutte quelle persone che non fanno attività fisica o hanno uno stile di vita molto sedentario.
Se andate in erboristeria o in farmacia i preparati naturali sono solitamente a base di tè verde, betulla, tarassaco, ananas… diciamo che sono le quattro piante drenanti più comuni e utilizzate per questo tipo di integratori.
A cosa servono?
- Migliorano la circolazione a livello periferico con azione vaso protettrice;
- Aumentano l’elasticità delle nostre vene, delle arterie e dei capillari;
- Contribuiscono ad irrobustire le pareti dei vasi in grado di dilatarsi e vasocostringersi quando è necessario senza disfunzioni del ritorno venoso.
Quali e come sceglierli
Come riconoscere un valido drenante?
Secondo la mia esperienza, questi integratori per essere davvero efficaci devono contenere al loro interno queste tre fondamenti componenti:
- un diuretico (ananas, betulla, pilosella, centella, equiseto, ribes nero)
- un depurativo (carciofo, cardo mariano, tarassaco, cicoria, rabarbaro)
- un antiossidante (tè verde, agnocasto, vite rossa, ruta, rosa canina)
Quale formato scegliere?
Personalmente amo l’idea che un valido drenante induca a bere di più oltre che a svolgere una funzione di eliminazione di liquidi in eccesso, per cui sì a polveri e formati liquidi da disciogliere in acqua rispetto a semplici capsule da ingerire con meno di un bicchiere d’acqua.
Consiglio: È importante assumere gli integratori drenanti con coscienza e preferirne il consumo durante la prima parte della giornata, quindi al mattino, perché molti di questi composti contengono sostanze eccitanti, come il tè verde per esempio, che se assunti nel pomeriggio/sera possono provocare disturbi del sonno.
Irene