Mi ritrovo spesso a riflettere su un aspetto molto importante del mio metodo che ogni giorno desidero comunicare attraverso i social: il mio obiettivo è quello di condividere un approccio positivo non solo al movimento ma alla vita, portando alla luce tutti quei problemi che ogni donna affronta con se stessa nei confronti dei propri “difetti fisici” e nelle difficoltà che incontra su alcuni aspetti relazionali con la propria persona.
In un mondo in cui i social alterano la capacità delle persone di:
- vedere ciò che è reale da ciò che non è reale,
- distinguere ciò che è photoshoppato da ciò che non lo è,
- capire quando su un corpo vi è o meno stato l’intervento del chirurgo estetico,
- pensare che le vite degli altri siano più agiate ed esemplari o, più miseramente, sono solo attimi, frames, in cui ostentano una certa condizione,
è facile cadere nel tranello della perfezione.
Io stessa, in passato, ci sono cascata e mi capita di vedere poca lucidità anche nelle persone intorno a me.
Sorrido quando parlo con altre persone o ricevo i messaggi di alcune ragazze che mi dicono “Vorrei essere come te, sempre positiva, determinata e forte”. Non fraintendetemi, è bello sentirselo dire perché spero di trasmettere realmente positività, determinazione e forza ma ciò non fa di me una persona perfetta.
Ieri non ero la persona che sono oggi: la mia vita è cambiata da quando ho modificato il mio approccio imparando a gestire meglio le criticità:
- quando ho smesso di dare la colpa a fattori o a persone esterne delle mie paure e delle mie insoddisfazioni,
- quando ho smesso di chiedere sempre il massimo a me stessa,
- quando ho iniziato a rallentare e a comprendere meglio quello che stavo sbagliando,
- quando ho iniziato a concentrarmi su quello che avrei potuto fare con le mie stesse forze, senza l’aiuto di nessuno.
Questo vale per il lavoro, per l’allenamento, per le relazioni e per le scelte di vita importanti che tutti prima o poi dobbiamo affrontare.
Ogni giorno lotto con la mia determinazione, la mia costanza, il mio perfezionismo che spesso sono stati più nemici che alleati, ma ogni giorno apro gli occhi e so di aver aggiunto un tassello nuovo al mio puzzle.
Non mi sveglio tutti i giorni con il sorriso, guardandomi allo specchio felice, soddisfatta e sempre con nuove idee. Assolutamente no! Ho i miei alti e bassi, come ogni donna, come ogni persona. Molte volte fatico a sopportarmi ma sapere di poter lavorare su alcuni e nuovi aspetti di me che scopro crescendo, studiando e spesso fallendo, mi aiuta ad affrontare proprio tutte quelle “giornate no” che si rivelano una vera e propria fonte d’ispirazione.
Perché fateci caso: è proprio quando tocchiamo il fondo, quando arriviamo ad un punto di rottura che possiamo rialzarci più forti di prima. E se riusciamo a cogliere questi fallimenti come insegnamenti impareremo a vedere tutto intorno a noi in maniera differente rispetto a prima.
Nessuno è perfetto, ed è bene capirlo il prima possibile per smetterla di confrontarci sempre con gli altri e cadere nel vortice della frustrazione. Smettiamola quindi di guardare “l’erba del vicino”, piuttosto soffermiamoci e concentriamoci su sviluppare davvero la nostra individualità, spendendo le nostre energie per migliorare noi stessi in funzione di ciò che siamo e che vorremmo diventare, e non per emulare qualcun altro.
Ecco perché mi piace più parlare di progresso che di perfezione.
E ci sono alcuni punti su cui è fondamentale secondo me riflettere per liberarti da certi pensieri poco costruttivi:
- MENO ASPETTATIVE PIÙ PRIORITÀ : vivi il tuo percorso (che sia nell’ambito del corpo, della formazione, del lavoro) provando benessere, soddisfazione e piacere per ogni piccolo cambiamento senza focalizzarti solo sul riscontro esterno da parte della società.
- RICONOSCI I TUOI LIMITI: esistono cose su cui non abbiamo potere. Sii sincera e responsabile con te stessa. Ognuno di noi possiede caratteristiche immutabili. È importante concentrarsi su obiettivi misurabili e specifici senza improvvisare, gettando basi solide e sostenibili.
- SII FLESSIBILE : non avere paura di fermarti o di affrontare periodi di pausa. È importante sempre ascoltare corpo e mente, creati una quotidianità inserendo impegni e priorità e modificala nel momento in cui senti che inizia a diventare pesante. Non è segno di insuccesso o di remissione ma di maturità e riadattamento.
- PUNTA SU QUALITÀ E ABBI PAZIENZA: Siamo immersi nell’era del tutto e subito: lascialo agli altri, punta sulla qualità! Per raggiungere un obiettivo e, talvolta, per poterlo mantenere è necessario avere pazienza. Datti tempo per realizzare i tuoi progetti e per consolidare la tua routine.
Irene