Gambe Gonfie e Ritenzione Idrica: Cosa Fare?

Ci avviciniamo alle stagioni più calde dell’anno e una delle domande che mi viene posta più frequentemente è la seguente: esistono rimedi per gambe gonfie e cellulite?  

Diciamo subito che cellulite e ritenzione idrica sono due cose diverse, spesso strettamente collegate. Perciò, principalmente in questo articolo parleremo di ritenzione e gonfiore.

A prescindere dalle motivazioni per cui non si apprezzano le proprie gambe (o il proprio corpo), questi aspetti spesso non sono semplici ossessioni o fissazioni. L’accettazione di sé e del proprio corpo, viaggia di pari passo con il concetto di miglioramento, e poterlo fare con la giusta intenzione, con intelligenza, intuizione e sensibilità porta ad affrontare le dinamiche che riguardano il benessere e l’aspetto fisico con lucidità e tatto.

Le cause del gonfiore possono essere varie:

  • Infiammazione
  • Circolazione
  • Eccessivo tono muscolare
  • Adipe localizzato
  • Staticità
  • Alimentazione disorganizzata

 

La mia esperienza

Anche io ho combattuto e combatto quotidianamente con questo nemico.

Solo da pochi anni a questa parte, cambiando allenamento, alimentazione e stile di vita sono riuscita a migliorare alcuni aspetti.

Quali erano e quali sono le caratteristiche che hanno determinato il mio gonfiore in passato e che lo determinano oggi? Posso dirti, senza vergogna alcuna, che in parte sono caratteristiche genetiche, in parte legate all’alimentazione e al mio passato sportivo e in in parte collegate al mio lavoro di Igienista Dentale, da considerarsi sedentario.

Fin da bambina, sia quando facevo nuoto pre-agonistico e poi successivamente danza, quando mi guardavo le gambe notavo che le avevo più sviluppate e voluminose rispetto alle mie compagne. Questo perché i miei quadricipiti e i miei polpacci sono di per sé geneticamente dominanti.

Inoltre, sono una delle tante donne che trattiene liquidi con grande facilità se non presto accuratezza a quanto mi muovo e come, se non presto attenzione a ciò che mangio: se introduco certi tipi di alimenti il mio corpo entra in uno stato infiammatorio cronico e non riesce ad eliminare i liquidi in eccesso. Mi succede ad esempio con tutti gli alimenti contenenti lattosio. Questa per me è stata una recentissima scoperta, grazie ad un particolare test del Dna che, non solo, mi ha aiutata a scovare gli alimenti dannosi per il mio organismo, ma mi ha resa molto più consapevole anche sull’integrazione quotidiana di cui ho realmente bisogno. Sapere cosa fa male e cosa fa bene al nostro corpo è una strategia vincente per allontanare tutto ciò che può creare infiammazione. La stessa cosa vale per l’allenamento, non siamo tutte adatte a sforzi fisici prolungati!

Le mie scelte sportive in passato hanno peggiorato la situazione. Per un certo periodo mi sono data alla corsa, mi allenavo 5 o 6 giorni su 7, tra lunghi, ripetute e scatti di velocità. Poi c’è stata la moda dell’allenamento funzionale con squats, stacchi e sollevamenti di carichi medi, portandomi ad acquisire peso (circa 6 kg in più tra massa e liquidi rispetto ad oggi).

Dal 2014, come igienista dentale, lavoro 4-5 giorni a settimana, seduta per 8-10 ore di fila alla poltrona e mi ritrovo alla sera ad avere gambe e piedi raddoppiati di volume.

Per un certo periodo ho avuto uno strano rapporto con me stessa, con la mia immagine e con la mia autostima, nonostante sia sempre rimasta “giusta” agli occhi degli altri.  Non mi vedevo bene e non riuscivo a capire quale fosse il problema dato che lo sport lo facevo, cercavo di mangiare salutare e tutto sommato ero un tipo di persona sempre attiva.

Pertanto, ora vorrei poter condividere con te alcune considerazioni e riflessioni che mi hanno portata ad essere quella che sono oggi ovvero una donna che, grazie ai propri studi e alla propria esperienza, è riuscita a vincere ogni giudizio con se stessa e che prova ad aiutare tante persone che desiderano questo cambiamento.

Partiamo dall’allenamento

Per avere gambe toniche e definite ma non grosse, il tipo e il volume di allenamento sono due punti chiave da prendere in esame. Un mito da sfatare è che per avere un fisico snello serva allenarsi per ore ed ore tutti i santi giorni. Un altro è quello di concentrare la maggior parte dell’attenzione sul cardio. E poi c’è la nuova tendenza delle sessioni incentrate su salti, burpees, squats, affondi magari con carichi medi o pesanti. L’eccessivo volume di allenamento e l’elevata intensità di questa disciplina non permettono al corpo di recuperare in maniera corretta e ciò causa gonfioriristagno di liquidi, ipertrofia muscolare, pesantezza e rigidità.

Quantità vs qualità non è una possibilità o un’alternativa, è un grossissimo errore. Cerchiamo di prediligere la qualità di un allenamento rispetto alla durata della sessione o all’elevato numero di ripetizioni.

Allenarsi ore ed ore per sopperire agli sgarri a tavola non farà altro che portarti nella direzione opposta rispetto a ciò che vuoi ottenere: un miglioramento della tua composizione corporea.

Alla base di un efficace programma di allenamento ci deve essere un buon compromesso tra sessioni lunghe (max 60’) e sessioni brevi (anche di soli 5’), tra sessioni cardio e sessioni in cui ci si concentra sul singolo movimento con metodo e cura. Personalmente da quando ho scoperto il potere del low impact non riesco più ad immaginarmi tra circuiti a tempo, salti e training con pesi.

Ma con questo non sto affatto dicendo che l’allenamento a basso impatto sia facile e leggero. Anzi!

Metodo: quale scegliere e come allenarsi

È fondamentale impostare un corretto schema di allenamento: in particolare, la tipologia di esercizi che prevalgono nel workout e la qualità dei movimenti in relazione alla resistenza impiegata.

Non sono assolutamente contraria agli squats e affondi anche nel mio metodo sono previsti, ma non sono d’accordo nel fare intere sessioni in cui il 70% è caratterizzato da squats e affondi.  Sono contraria ad un allenamento che trascura la velocità e la qualità dei movimenti a favore di carichi elevati, a favore di timer in scadenza, a favore di posture scorrette,  e, soprattutto, in cui si ascolta poco, o per niente, il proprio corpo.

Qualsiasi allenamento dipende da un obiettivo: è molto diverso il percorso necessario per vincere una maratona rispetto a quello per raggiungere obiettivi estetici in linea con i desideri di gran parte di noi donne.

Il mio metodo pone un focus molto importante sulla propriocezione e sullo sviluppo di linee eleganti e sottili. Su tutto il corpo. 

Nel Metodo Longilinea l’obiettivo è quello di donare maggiore proporzione a tutto il corpo ed ai singoli distretti, per esempio: per rimodellare le gambe, prediligo esercizi che stimolino la corretta mobilità articolare delle anche, concentro il lavoro sulla la contrazione di glutei e femorali reclutando il meno possibile i quadricipiti e richiedo sempre lo stretching e l’allungamento dei fasci muscolari che hanno appena lavorato. Le mie sessioni prediligono le isometrie, esercizi monopodalici e di balance point per creare sempre stimoli differenti. Durante i miei flows cerco di incoraggiare la concentrazione e il collegamento mente-muscolo e di far percepire l’attivazione di ogni centimetro ad ogni ripetizione. Cerco anche di gestire la velocità per fare in modo che non porti a  “sporcare” i movimenti e non si prevede l’utilizzo di carichi pesanti perché non facilitano il raggiungimento di una figura, nel complesso, armoniosa.

Cardio e ritenzione idrica

Il cardio fa bene, ma attenzione: se il tuo obiettivo è quello di vederti più tonica e sgonfia non investire la maggior parte del tuo tempo nella corsa o nel cardio. Lo schema motorio della corsa, della camminata e della pedalata è sempre lo stesso. Così poca o nulla diversificazione ti porta facilmente ad una situazione di stallo con conseguente riduzione di massa muscolare. È importante variare! La qualità muscolare che determina la composizione corporea che desideri deriva solo da un allenamento contro resistenza, che deve essere eseguito sia a corpo libero sia con l’ausilio di piccoli attrezzi atti a creare una sfida maggiore. Per questo consiglio sempre di mantenere una giusta proporzione tra cardio e low impact.

Alimentazione e ritenzione idrica

Anche se ho scelto di affrontarla per ultima penso che l’alimentazione sia il primo punto da prendere in considerazione per rivalutare la propria composizione corporea, ovvero l’equilibrio tra massa muscolare magra, liquidi e massa grassa. L’accumulo di liquidi e un’alta percentuale di grasso possono determinare un risultato esteticamente poco piacevole.

Le nostre abitudini alimentari non possono basarsi su cosa fanno gli altri o su un trend, ma devono misurarsi con la nostra unicità. Negli anni ho scoperto che alcuni alimenti mi portano a trattenere più liquidi e mi provocano più gonfiore rispetto ad altri.

Ecco perché l’alimentazione riveste un ruolo fondamentale. Grazie a maggiori conoscenze e alle giuste abitudini potrai migliorare la composizione corporea, riducendo sia i liquidi che la percentuale di massa grassa. Non si tratta di rinunce ma di scelte alimentari consapevoli!

Sai quante persone sono convinte di mangiare bene? Tantissime. Ma non è così purtroppo. Il modo perfetto per migliorare la propria condizione fisica è smettere di cercare colpe e cause esterne e seguire le indicazioni di esperti professionisti.

Il mio consiglio più grande è quello di affidarti a Vita&Dna, come ho fatto io. Un pool di medici, biologi e nutrizionisti che si occupano da anni di alimentazione e salute per ripartire completamente da zero e trovare il percorso che porterai avanti per tutta la vita.

Suggerimenti utili

Hai mai sentito parlare di dieta chetogenica? Ecco, lasciala perdere. Spesso si pensa che introducendo molte proteine non si ecceda con le calorie, ma non è così. Un eccesso di proteine, oltre ad attivare processi infiammatori, si converte in grasso se l’apporto calorico è nettamente superiore al fabbisogno.

Temi i carboidrati? Sono fondamentali per mantenere un buon equilibrio sia per il tuo corpo ma anche per la tua mente. Gli amidacei non andrebbero mai rimossi da un piano alimentare (salvo casi di allergie o intolleranze gravi), diversamente dai dolci e dagli zuccheri semplici che se, ogni tanto per un periodo limitato, li eliminiamo o li limitiamo possono farci ritrovare molta più energia e benefici.

Presta attenzione ai grassi considerati “buoni”: semi, frutta oleosa, olio d’oliva, avocado, tutti quanti sono cibi salutari, con i quali non bisogna però eccedere.

A fare la differenza non è solo la qualità di ciò che mangiamo ma, anche e soprattutto, la quantità.

Irene

 

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